Airbus testa il carburante marino rinnovabile
Airbus ha diversi obbiettivi di sostenibilità, non si limita a realizzare aeromobili sempre più efficienti e con ridotte emissione, ma persegue tali obbiettivi anche nella sua catena di produzione e di approvvigionamento, con l’utilizzo di nuove tecnologie e fonti di alimentazione rinnovabili e sostenibili.
Al fine di ridurre l’impatto delle sue attività industriali sull’ambiente, Airbus introduce continuamente soluzioni energetiche alternative attraverso i diversi metodi di trasporto che utilizza: aereo, stradale e marittimo, nel 2019 il SAF è stato introdotto per il Beluga, nel 2021 il Biogas è stato utilizzato per il trasporto su strada ed ora si passa al trasporto marittimo.
Nel dicembre 2022, Airbus ha lanciato la sua prima campagna di test per esplorare l’uso di carburante rinnovabile per la sua flotta di navi nel.
Fornito da Neste e prodotto a Rotterdam, il gasolio rinnovabile è composto da HVO (olio vegetale idrotrattato, o olio da cucina residuo) che non contiene combustibili fossili o additivi.
Il carburante sarà utilizzato per la prima volta sulla nave Airbus ‘Ciudad de Cadiz’ sulla rotta Saint-Nazaire-Tunisi-Napoli-Saint-Nazaire gestita da LDA, Louis Dreyfus Armateurs, e che trasporta componenti importanti per la famiglia A320 tra i suoi siti di produzione.
Durante la campagna di test di 18 mesi, circa un terzo del carburante totale (circa 330 tonnellate) sarà da fonte rinnovabile, il che ridurrà le emissioni di CO2 fino al 20% per viaggio rispetto al carburante fossile. In un anno, solo su questa rotta, Airbus punta a risparmiare circa 6.000 tonnellate di CO2 .