Sardegna

UE: no procedura negoziata Alghero, ma accetta l’inutile continuità

L’Unione Europea dimostra ancora una volta la sua inadeguatezza su alcune tematiche complesse come in materia di trasporti e continuità territoriale, ma ha valide ragioni per dire no ad Alghero.

Sembra un controsenso la mia affermazione nel precedente paragrafo, ma deve far riflettere, perchè è palese che la regione a questo punto non ha altre soluzioni, la gara per i voli agevolati in continuità territoriale per Alghero è andata deserta, è altrettanto palese però che l’UE ha chiuso entrambi gli occhi per Cagliari e Olbia.

Le motivazioni che spingono l’UE a chiedere un nuovo bando sono puramente “da procedura” la procedura negoziata non garantisce la massima trasparenza e parità di accesso, motivo per cui i servizi o gli appalti vengono messi a gara con precisi bandi e una graduatoria finale che si basa su precisi criteri che non possono essere interpretati.

La Regione andrà comunque avanti nonostante la contrarietà dell’Unione europea.

“L’urgenza per i voli diretti da Alghero a Roma e Milano addotta dalle autorità italiane come giustificazione per il ricorso alla procedura negoziata è discutibile, tenuto conto dei voli esistenti da Alghero verso l’Italia continentale e dei voli per Roma da altri aeroporti della Sardegna”, ha detto Maria De Las Flores Diaz Pulido, direttore generale per i trasporti aerei della DG mobilità dell’Ue, durante una riunione in video conferenza con la Regione, l’Enac e il Mite.

“La direzione generale trasporti dell’Europa invoca una nuova gara con nuovi termini, altri importi a compensazione e con tutte le procedure connesse che, di fatto, decreterebbero la fine della continuità territoriale per mezza Sardegna“, ha chiarito l’assessore Moro –Tempi troppo lunghi che non consentirebbero ad Alghero di avere i voli in continuità prima della prossima estate e posizione irricevibile da parte della Regione che non si fermerà e proseguirà con la procedura. […] (la procedura) è prevista dalla normativa italiana e risponde ai principi comunitari che sovrintendono agli affidamenti pubblici dei servizi, si pone quale naturale prosecuzione amministrativa, conseguente e rispondente ai principi di pubblicità, trasparenza, libera concorrenza e non discriminazione“.

L’assessore ai trasporti della Regione Sardegna si appella come il Ministero dei trasporti e Enac al principio di insularità, sancito nell’articolo 119 della costituzione, insieme agli altri articoli della Carta costituzionale e all’articolo 174 del trattato dell’Unione Europea.

Moro ha sottolineato le “difficoltà nel rapporto con le varie direzioni generali dell’Ue” e ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento del governo nelle battaglie ai tavoli europei. “Sono convinto che il confronto con Bruxelles non possa prescindere dall’indispensabile sostegno del governo italiano chiamato a difendere insieme ai sardi, l’irrinunciabile diritto dei cittadini della Sardegna alla mobilità e alla continuità territoriale”.

La Regione Sardegna, il Ministero ed Enac minano con i bandi di Cagliari ed Olbia, non più attuali, la reale utilità ed importanza dell’articolo 119 della costituzione e dell’articolo 174 del trattato dell’Unione Europea, adottando gli stessi criteri per aeroporti che non hanno le stesse problematiche di Alghero.

La posizione attuale infatti è difficilmente difendibile a danno di Alghero, la Commissione quindi ha diversi punti su cui basare il suo no e per un eventuale procedura di infrazione che alzerà il costo di questa inutile continuità a danno di Alghero, della Sardegna e dell’Italia.