Milano LIN a Citylife, da Venezia VCE a Chioggia
UrbanV insieme ad uno dei suoi azionisti: SAVE, hanno presentato la prima rotta che tra qualche anno dovrebbe collegare l’aeroporto Marco Polo di Venezia con velivoli eVTOL.
Per il Marco Polo di Venezia, aeroporto intercontinentale, la prima destinazione scelta UAM (Urban Air Mobility) e’ Chioggia.
Aeroporto Marco Polo di Venezia, la porta aerea di Venezia e dell’intero Nord-Est.
Il Marco Polo serve una vasta aerea non solo veneta ma anche del Friuli Venezia Giulia, come ad esempio il litorale, località venete rinomate come Jesolo ed oltre “confine” Grado e Lignano Sabbiadoro potrebbero essere facilmente raggiungibili con il Volocity o il VoloConnect di Volocopter.
Chioggia
Nulla toglie che Chioggia sia un interessante e bella località veneta, ma dal punto di vista turistico non e’ certo tra le più conosciute a livello europeo e mondiale.
A Chioggia e’ stata girata la prima stagione di una serie molto carina di Netflix “Odio il Natale” che visto il successo, stanno per iniziare le riprese per la seconda stagione, ambientata sempre a Chioggia, che è stata capace si diventare un ottimo set.
Il passeggero dell’aeroporto di Venezia: potere di spesa e destinazione finale.
Ma torniamo al concreto della questione, qual’e’ la destinazione finale di un passeggero in arrivo al Marco Polo di Venezia? Chioggia o Venezia, Jesolo, Cortina e le Dolomiti, Padova ed altre?
Che possibilità di spesa hanno la gran parte dei passeggeri che una volta atterrati al Marco Polo proseguono per la destinazione finale? Per loro e’ più accessibile un Autobus, un treno o un mezzo eVTOL … con destinazione Chioggia?
Potremmo chiedere a Arriva Veneto la tipologia di utenza che da Chioggia ogni giorno sceglie come destinazione Venezia in autobus e ad ACTV in motonave.
Vertiporti a Venezia ed il concept di Volocopter: Voloport
Un vertitporto, come dimostra Voloport il concept di Volocopter, analogamente a quello Skyports, non hanno bisogno di molto spazio, sia per la piazzola che per i locali a servizio del passeggero e dell’operativo.
A Venezia non c’è solo il Kempiski che non dovrei neanche nominare (ovviamente scherzo ma c’è!), ma anche un altro grande hotel, con il più grande centro congressi di Venezia (il mio), l’Hilton Molino Stucky, che ogni anno ospita congressi e meeting delle più importanti aziende mondiali con ospiti in arrivo da tutto il mondo.
Non sembra più logica come soluzione anche dal punto di vista di immagine e più realistica in quanto e’ questo il potenziale bacino di utenza al quale si rivolge tale servizio, almeno in una prima fase?
Entrambe le soluzioni, per la loro posizione, andrebbero anche ad ovviare ad un problema ben noto del sorvolo del centro storico di Venezia, che è vietato.
A Venezia ad esempio si potrebbe realizzare un vertiporto anche ai giardini, una struttura che facilmente si potrebbe integrare con i padiglioni della biennale e a pochi passi da Piazza San Marco.
Una destinazione del network di Vertiporti di Venezia e Mestre che potrebbe già essere una rotta intermedia, anzi due, Hilton – Biennale S.Marco e Kempiski – Biennale S.Marco.
Un altro vertiporto potrebbe essere posizionata in piazzale Roma a Venezia, all’ultimo piano del Garage Comunale.
La “prima scelta” di SAVE e le scelte di SEA a Milano e ADR a Roma
In conclusione per la scelta di Chioggia, che alcuni momenti di imbarazzo dei partecipanti alla Conferenza stampa confermano, e’ palese la sua scarsa utilità, non ci sono motivazioni valide per cui Chioggia possa essere scelta come prima destinazione di un velivolo eVTOL in Veneto.
Ho la sensazione che manchino ancora competenze e che vi sia stata fretta di farsi notare in un settore nuovo che Milano e Roma stanno già sviluppando con progetti più concreti e realistici.
A Milano ad esempio, si pensa di collegare l’aeroporto di Milano Linate a City Life, a Roma l’aeroporto di Fiumicino e il centro di Roma, a Roma ADR e Atlantia hanno realizzato un vertiporto che fungerà da prototipo, completamente operativo, ovvero una Sanbox (ambiente di prova), dove testare l’operatività’ dei nuovi velivoli e operazioni.
In aviazione una rotta si apre o chiude in base alla domanda poi e alla potenziale domanda, in base ad approfondite analisi di mercato, oltre che ad altre analisi, probabilmente un Network analyst di una compagnia aerea non avrebbe mai scelto Chioggia.
Per il trasporto del pesce fresco al mercato di Padova si possono utilizzare da subito TIR elettrici, verso quello del Tronchetto a Venezia anche barche con motori elettrici, utilizzare un drone mi sembra per il momento un po’ esagerato e non un valido motivo per investire su Chioggia.
Il futuro della mobilità aerea urbana avanzata nella Città metropolitana di Venezia ed in Veneto
In questo ambito, nell’ UAM (Urban Air Mobility), AAM (Advance Air Mobility) ovvero lo sviluppo di un network con mezzi di trasporto nuovi ed eco-sostenibili elettrici eVTOL in aree urbane (UAM) ed extraurbane (AAM – per distanze più lunghe), non bastano coraggio e tanta immaginazione, non basta essere “visionari“, ma servono anche concretezza e solide basi di dati.
Unica nota positiva, aldilà della prima destinazione in Veneto (Chioggia)molto discutibile, UrbanV sta anche valutando altre destinazioni con maggiori potenzialità, come quelle che prima citavo, tra cui la stessa Venezia.
Mi auguro che nella fase di avanzamento dello studio di fattibilità, ci si renderà contro che questa prima destinazione annunciata in grande stile ma poco credibile non è prioritaria, a favore di altre destinazioni.
Siamo solo all’inizio è bene dirlo, la Regione Veneto è ben predisposta a studi approfonditi per le potenzialità della mobilità aerea urbana avanzata, ci auguriamo che siano realistici e non seguano l’annuncio di “Chioggia primo vertiporto in Veneto“.
Sarà interessante vista la posizione dello scalo aeroportuale Marco Polo di Venezia vedere quale sarà la soluzione che troveranno i tecnici, Enav ed Enac, per incrociare le rotte dei velivoli eVTOL per Venezia con i corridoi di decollo e atterraggio degli aerei a Tessera, al fine non solo di garantire la sicurezza, ma la reale fattibilità per un servizio UAM/AAM continuativo senza interferenze.