JetBlue

L’amministrazione Biden vuole bloccare la fusione JetBlue Spirit

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha intentato una causa legale fermare l’accordo proposto da JetBlue da 3,8 miliardi di dollari per l’acquisto di Spirit Airlines, è la prima volta in più di 20 anni che il governo cerca di bloccare una fusione di una compagnia aerea statunitense.

La causa è stata annunciata dal procuratore generale Merrick Garland, ma se ne discute già da metà febbraio, il procuratore annunciando l’apertura del procedimento ha affermato che consentire la fusione danneggerebbe in modo significativo i consumatori, in particolare quelli che dipendono dalle tariffe basse disponibili su Spirit.

Se non bloccata, la fusione di JetBlue e Spirit comporterebbe tariffe più elevate e meno scelte per decine di milioni di viaggiatori in tutto il paese. Il Dipartimento di Giustizia ha fatto causa per impedire che ciò accada”, ha detto Garland. “Le aziende di ogni settore dovrebbero ormai capire che questo Dipartimento di Giustizia non esiterà a far rispettare le leggi antitrust e a proteggere i consumatori americani”.

La sua tesi è realistica, i modelli di business di JetBlue e Spirit sono molto diversi, Spirit è una vera è propria low cost, JetBlue non lo è, l’acquisizione di Spirit prevede la completa integrazione della compagnia in JetBlue, scomparirà il brand Spirit e con lui il “modello Spirit“.

L’acquisizione da parte di Frontier, con cui ha invece molto in comune prevedeva la convivenza dei due marchi e sarebbe garantita maggiormente la permanenza di tariffe low cost.

Negli ultimi 22 anni, il Dipartimento di Giustizia ha consentito la fusioni di cinque compagnie aeree, fusioni che hanno ridotto da nove a 4 i principali vettori statunitensi: American Airlines, Delta Air Lines, United Airlines e Southwest Airlines, queste 4 compagnie controllano circa l’80% del traffico aereo nazionale.

JetBlue, continua a sostenere la sua tesi, l’accordo creerebbe un nuovo e più forte concorrente, in grado di competere meglio con questi 4 grandi gruppi, il CEO di JetBlue, Robin Hayes, ha commentato la causa: “Riteniamo che il Dipartimento di Giustizia abbia sbagliato la legge qui e non colga il punto che questa fusione creerà un concorrente nazionale di alta qualità a basso costo per i vettori Big Four che, grazie alle proprie fusioni approvate dal Dipartimento di Giustizia, controllano circa L’80% del mercato statunitense. La posta in gioco è troppo alta per il DOJ per impedirci di portare la differenza JetBlue a più clienti in più mercati”.

JetBlue sostiene che con la fusione, in competizione con le maggiori compagnie aeree americane, continuerà a lavorare per abbassare le tariffe e per garantire la concorrenza è disposta a cedere slot nei principali aeroporti in cui opera.

Questà non è l’unica causa legale aperta dal Dipartimento di Giustizia verso JetBlue, ad essere oggetto di un provvedimento è anche l’alleanza con American Airlines, che secondo alcuni analisti è uno dei motivi per cui non può essere autorizzata l’acquisizione di Spirit.

Il consiglio di amministrazione di Spirit ora appoggia l’acquisizione, ma inizialmente si era opposto a favore dell’offerta di Frontier e il procuratore generale Merrick Garland cita una dichiarazione del consiglio di amministrazione di SpiritUn tribunale sarà molto preoccupato che una combinazione JetBlue-Spirit si tradurrà in una compagnia aerea con costi più elevati e tariffe più elevate che eliminerebbe una compagnia aerea più bassa costo, compagnia aerea a tariffa più bassa ed eliminare circa la metà della capacità a basso costo negli Stati Uniti “.

“Siamo d’accordo”, ha aggiunto Garland dopo aver letto quella citazione.