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easyJet: “decreto Caro Voli renderà i voli più cari”

easyJet ha incontrato oggi il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, nell’ambito del confronto promosso dal Ministero con le principali compagnie aeree operanti in Italia.

easyJet ha “molto apprezzato la disponibilità all’ascolto ed al dialogo costruttivo offerta dal Ministro“, ma ha ribadito la propria ferma contrarietà agli indirizzi del decreto sul caro voli. La compagnia ha sottolineato che, se il contenuto del decreto venisse confermato, questo porterebbe certamente ad una riduzione della attrattività del mercato italiano per le compagnie aeree, quindi ad una riduzione dell’offerta e della connettività da e per gli aeroporti italiani e ad un inevitabile incremento dei prezzi.

Il testo del decreto negli articoli di interesse “contrasta con il principio di libertà tariffaria stabilito dalla normativa UE, principio che negli ultimi decenni ha portato enormi benefici ai consumatori di tutta Europa, rendendo i voli accessibili a sempre maggiori fasce di popolazione. Ogni limitazione di questa libertà avrebbe come conseguenza una riduzione dell’offerta di trasporto aereo e della concorrenza tra compagnie nel mercato italiano, con grave danno per i consumatori, ma anche per il turismo e l’economia del paese.” scrive easyJet in una nota.

Stabilendo un tetto massimo per i prezzi dei voli, basato sulla loro tariffa media, il decreto causerebbe una riduzione dell’offerta e un aumento dei prezzi medi, rendendo i viaggi in aereo meno convenienti e meno accessibili per gli italiani, che invece oggi beneficiano di un mercato libero e altamente concorrenziale, con tariffe che sono tra le più convenienti nel panorama europeo. Il Governo purtroppo rimarrà deluso quando scoprirà che l’effetto di questo decreto sarà di avere trascinato mercato e consumatori indietro di decenni, quando volare era un privilegio per pochi.” conlude.

La questione in effetti è e rimane complessa, ma è chiaro che il sistema deve essere in qualche modo normato, non è possibile farlo però, con un decreto scritto in così poco tempo, senza aver interpellato in fase di preparazione, gli stakeholder interessati.

In questa fase quindi i vettori è giusto che esprimano tutte le loro perplessità, easyJet a differenza di Ryanair ha avuto un approccio sicuramente non aggressivo, seppur ribadendo la sua contrarietà, non ha minacciato di tagliare la capacità in vendita in Italia, Ryanair è anche passata ai fatti, di oggi la notizia che anche la Sardegna questo inverno, subirà un taglio della capacità di posti in vendita, proprio per questo motivo.