Ryanair

Ryanair meno domestico, aumentano destinazioni e frequenze internazionali

Michael O’Leary oggi durante la conferenza stampa a Milano è stato chiarissimo, Ryanair taglierà del 10% la capacità domestica, spostando capacità su destinazioni internazionali, non soggette al decreto “spazzatura” come lo ha descritto il CEO di Ryanair.

Se Venezia perde un aereo e destinazioni, Milano Malpensa e Bergamo questo inverno ne avranno due in più, uno a testa, aumenteranno le destinazioni, le frequenza e la capacità, se nel domestico i prezzi saliranno, per l’offerta inferiore, “sarà più conveniente viaggiare all’estero“, fa notare Michael, intervistato dal Corriere della Sera ed aggiunge: “noi non rispetteremo quella stronzata“, riferendosi al Decreto “caro voli”.

Come dargli torto? Impossibile non far finta di nulla su un provvedimento che neanche il Ministero capisce e sa come applicare, intervistato da Leonard Berberi del Corrire aggiunge: “non si capisce nulla. Abbiamo fatto due incontri tecnici con il ministero delle Imprese e del Made in Italy e nemmeno loro hanno idea di come applicarlo. Lo stesso ministro Urso non lo capisce. Lo hanno fatto tanto per fare […] hanno scritto il provvedimento d’estate, subito dopo sono tutti andati in ferie, nessuno al ministero o all’Enac si è preoccupato di capire le norme che stavano introducendo e di spiegarle. Sono tornati dalle vacanze e continuano a non capirci un tubo su quello che hanno deciso” Ryanair farà ricorso in Europa: “Sicuramente. Loro bocceranno il provvedimento italiano. Ma intanto noi non rispetteremo quella stronzata“.

Nel frattempo le basi di Milano Malpensa e Bergamo guadagnano un aereo ciascuno.

2 nuovi aerei e 10 nuove rotte internazionali per Belfast, Bruxelles, Cluj, Iasi, Kaunas, Lanzarote, Lublino, Rovaniemi, Tenerife e Tirana, oltre ad un aumento delle frequenze su altre 30 rotte, incluse destinazioni ideali per city break come Alicante, Barcellona, Malaga, Marrakech, Valencia e Vienna.

Ryanair baserà 1 nuovo aereo B737 in ciascuno degli aeroporti di Bergamo e Malpensa per l’inverno 23/24 portando a 30 aeromobili la flotta totale della compagnia su Milano.

Ryanair è la compagnia aerea numero 1 a Milano: opera 120 rotte, trasportando oltre 17 milioni di passeggeri all’anno da/per i due aeroporti di Milano in cui opera (Bergamo e Malpensa).

Parlando a Milano, Michael O’Leary di Ryanair ha dichiarato: “Ryanair è lieta di aggiungere 2 nuovi aeromobili, per un investimento di 200 milioni di dollari, a Milano per l’inverno 23/24, con un operativo che prevede 120 rotte, incluse 10 nuove per Bruxelles, Belfast, Cluj, Iasi, Kaunas, Lanzarote, Lublino, Rovaniemi, Tenerife e Tirana, oltre all’aumento delle frequenze su altre 30 rotte internazionali, comprese destinazioni popolari come Alicante, Barcellona, Malaga, Marrakesh, Valencia e Vienna. Per supportare questo operativo invernale, abbiamo basato 2 nuovi aerei a Milano, portando a 30 il numero di aerei a Milano (investimento di 3 miliardi di dollari) e creando oltre 60 nuovi posti di lavoro ben retribuiti.

Mentre incrementiamo le rotte internazionali da/per Milano quest’inverno, la crescita interna italiana è messa a repentaglio dal decreto illegale del Governo che limita la libertà delle compagnie aeree di fissare tariffe aeree basse. La legge europea garantisce alle compagnie aeree la libertà di fissare i prezzi più bassi o più alti, e nessun decreto italiano può limitare questa normativa.

Questo decreto illegale danneggerà il traffico nazionale italiano poiché incoraggerà le compagnie aeree, come Ryanair, a ridurre i voli/capacità sulle rotte nazionali (che sono soggette al decreto) ed a trasferire voli/capacità su rotte internazionali da/per Milano e Roma dove e’ ancora possibile fissare i prezzi liberamente. Questo decreto porterà solo meno voli e tariffe più alte per Sardegna e Sicilia.

L’Italia, le sue Isole e le sue Regioni sono state tra i maggiori beneficiari della crescita e delle tariffe basse di Ryanair, e purtroppo questo decreto, stupido ed illegale, basato su consigli falsi ed inaccurati di ENAC, avrà l’effetto opposto riducendo la capacità ed aumentando le tariffe per la Sardegna e la Sicilia, fino a quando non verrà annullato dai Tribunali Europei”.