Pratt & Whitney

H12024: 650 aerei a terra per ispezioni Pratt&Whitney

L’ultimo aggiornamento di RTX, società madre di Pratt & Whitney, stima in circa 350 motori GTF PW1100G-JM che ogni anno fino al 2026 dovranno essere revisionati, potrebbero essere 650 gli aeromobili a terra solo nel primo semestre del 2024.

Sono stati riscontarti a luglio durante un ispezione contenuti microscopici nel metallo in polvere, utilizzati per produrre dischi di turbina ad alta pressione che fanno parte del nucleo del motore e la cui presenza potrebbe portare a crepe, è quindi necessario anticipare la revisione dei motori, è giusto ricordare che la sicurezza in volo è garantita, preoccupano i tempi necessari per la riparazione di ogni motore, più lunga di quanto previsto inizialmente.

Il CEO di RTX Greg Hayes aveva inizialmente previsto tempi di riparazione per ogni motore di circa 60 giorni, ora potrebbero durare fino a 300 giorni per motore.

Un problema che andrebbe ad appesantire ulteriormente la rete di riparazione e revisione di Pratt & Whitney che già soffre, con consegne di nuovi motori e revisioni, con forti ritardi, ad esempio airBaltic è stata costretta anche questa estate a noleggiare aeromobili perchè alcuni dei suoi A220 erano a terra per revisioni dei motori, anticipate e con ritardi nella consegna dei motori revisionati, un problema che Pratt & Whitney si porta avanti dalla pandemia di Covid-19.

Al momento sappiamo che Air New Zealand,  che ha 16 A320neo, ha reso noto che il problema ridurrà ulteriormente la disponibilità del motore e avrà un impatto “significativo” sul suo programma di volo da gennaio 2024; Scoot, la compagnia low cost di Singapore Airlines ha detto che sono solo 4 i motori che dovrà ispezionare, Wizz Air non ha detto quanti sono gli aerei interessati, ma ha previsto un taglio del 10% della sua capacità il prossimo anno; Delta al momento non è in grado di prevedere con sicurezza l’impatto, in attesa di maggiore dettagli da RTX è però ottimista e pensa che avrà im impattp minimo sulle sue operazioni.

La polvere contaminata prodotta da HMI

Nel 2015 RTX, che ancora si chiamava Raytheon, ha ampliato la capacità della sua controllata HMI, dove l’azienda produce il metallo in polvere, per supportare la capacità aggiuntiva richiesta per il ramp-up GTF.

Durante questa accelerazione, un contaminante è stato erroneamente introdotto nella polvere, che l’ispezione durante quel periodo non è riuscita a rilevare.

HMI è leader mondiale nella produzione di polveri superleghe strutturali a base di nichel utilizzate nella produzione di odierni motori a turbina a gas commerciali e militari.