Aviation

Il decreto caro voli rafforza l’Antitrust, eliminato il tetto

Un emendamento in discussione al Senato, toglie il tetto massimo sulle tariffe, delegando all’Antitrust l’attività di sorveglianza, maggiore trasparenza sui sussidi alle compagnie aeree da parte di aeroporti e enti locali.

Come ho più volte fatto notare esiste un autorità in Italia che potrebbe sorvegliare il mercato e sanzionare il vettore, quando non rispetta le poche regole rimaste in un settore eccessivamente deregolamentato, l’Antitrust, ovverò l’AGCM – Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che dal 2007, con la direttiva europea (29/2005/CE), ha anche la competenza sulla tutela del consumatore contro tutte le pratiche commerciali scorrette delle imprese nei confronti dei consumatori. 

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso intervenuto in un incontro pubblico ha parlato dell’intenzione di “presentare un emendamento che superi l’ostacolo che, secondo alcune interpretazioni ci potrebbe essere stato, in merito al tetto del 200% delle tariffe aeree, con tre misure che raggiungono lo stesso obiettivo conferendo specifici e maggiori poteri all’Autorità per la concorrenza e il mercato e all’Autorità dei trasporti”, resterà “il riferimento al +200%, come elemento, insieme ad altri, indicativo affinché autorità Antitrust, eventualmente lo ritenga, possa attivarsi”.

L’emendamento infatti sostituisce in modo integrale il primo articolo, e prevede l’eliminazione del “riferimento al prezzo massimo“, prevedendo “nuovi e più ampi poteri all’Autorità Garante per la concorrenza“: “Ai fini dell’avvio del procedimento”, spiega l’emendamento, “l’Autorità può tener conto della circostanza che le condotte di cui al comma 1 sono: praticate su rotte nazionali di collegamento con le isole; durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità o in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale; conducono a un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori, nell’ultima settimana antecedente il volo, superiore alla tariffa media del volo di oltre il 200 percento”.

L’emendamento intende poi aggiungere un articolo che dovrebbe nelle intenzioni del governo, garantire trasparenza sui sussidi che aeroporti e enti locali danno ai vettori, anche per questo vengono dati maggiori poteri all’autorità garante: “abbiamo reso più trasparente l’attività che si svolge nel settore aereo per consentire a qualunque operatore di conoscere le condizioni di mercato nel nostro Paese, i sussidi e gli incentivi dati dai singoli aeroporti e per far conoscere all’utente come si forma il prezzo finale. Questa trasparenza è la garanzia di un vero e sano mercato”, conclude D’Urso.