Non c’è pace per Gatwick e easyJet. il Covid…
Il Covid colpisce ancora, un ondata di contagi tra il personale NATS della torre di controllo di Gatwick, un problema che accuisce la cronica mancanza di personale ATC, per l’aeroporto a pista singola più trafficato al mondo.
Un problema che sta colpendo principalmente easyJet, la prima compagnia aerea a Gatwick, Vinci Airports, società di gestione dello scalo di LGW non può ovviamente intervenire, se non prestando assistenza ai passeggeri rimasti a terra ed è stata costretta a chiedere alle compagnie aeree di ridurre il numero di voli a Gatwick, per almeno una settimana.
L’aeroporto di Londra Gatwick sta soffrendo non per una carenza strutturale del secondo scalo del Regno Unito, ma per la mancanza di un numero adeguato di controllori ATC di NATS che in caso di malattia o qualsiasi altro imprevisto non si riesce a sostituire per garantire la continuità del servizio con la stessa capacità di movimenti aerei.
Non possiamo dare la colpa al Covid in questo caso, NATS aveva tutto il tempo per formare nuovo personale e i casi di contagio di questi giorni non dovevano come nel caso di un influenza, costringere l’aeroporto di Gatwick a limitare il numero di voli.ù
Ha ragione Michale O’Leary CEO di Ryanair a manifestare il suo dissenso per come NATS stia lavorando, anche nella gestione del personale, Michael continua a chiedere le dimissioni dell’amministratore delegatodi NATS.
Cinquanta voli da e per l’aeroporto di Gatwick sono stati cancellati o dirottati, mentre molti altri voli sono stati ritardati fino a sette ore, questo comporta un impatto notevole soprattutto per la compagnia aerea che opera più voli da Londra Gatwick, ovvero easyJet.
Si stima che circa 8.000 passeggeri siano stati lasciati a terra a LGW o in altri aeroporti, nel Regno Unito e all’estero, ad esempio sono ben 8 i voli cancellati da Gatwick e Belfast: sei da e per l’aeroporto internazionale della capitale dell’Irlanda del Nord e due che servono Belfast City.
“È il requisito più basilare per assumere e formare un numero adeguato di personale, compresa la copertura di riserva”, si legge in una dichiarazione di Ryanair, aggiungendo che paga a Nats quasi 100 milioni di euro (87 milioni di sterline) all’anno per i servizi di controllo del traffico aereo.
“È chiaro che il CEO di Nats, Martin Rolfe, non ha intrapreso alcuna azione per risolvere queste carenze di personale di controllo del traffico aereo e ora dovrebbe fare la cosa giusta e dimettersi da CEO di Nats in modo che qualcuno competente possa fare il lavoro. Chiediamo alla CAA di intervenire immediatamente e proteggere i passeggeri da questo caos in corso nel controllo del traffico aereo del Regno Unito“. si legge nella stessa dichiarazione.