Air France-KLM

Air France-KLM e UVET GBT insieme per la sostenibilità

Nel corso di uno speciale incontro a Milano, è stato siglato l’accordo con il quale UVET GBT – la joint venture tra il Gruppo Uvet e American Express Global Business Travel leader italiano nelle soluzioni per i viaggi d’affari – è entrato ufficialmente come partner del programma SAF Corporate del gruppo Air France-KLM.

UVET GBT contribuirà attivamente ad accelerare l’uso e la produzione del carburante sostenibile per l’aviazione (SAF), elemento chiave per ridurre significativamente le emissioni di Co2 dei voli nel breve-medio periodo. Nell’ambito della partnership, inoltre, verranno sviluppate varie sinergie, volte a favorire maggiore consapevolezza sulle tematiche ambientali.

“Quello di oggi è solo l’ultimo passaggio di una grande relazione che abbiamo con UVET GBT, – afferma Fabio Andalorosales director Italy, Malta & Albania Air France-KLM – le nostre aziende confermano così i loro valori di innovazione e profonda attenzione per il futuro. La sostenibilità è un tema fondamentale per il nostro gruppo e poter contare su partner d’eccezione, rafforza il nostro programma SAF Corporate e tutte le iniziative concrete che mettiamo in atto, come la transizione dal carburante fossile al SAF, il carburate sostenibile per l’aviazione, putroppo non ancora disponibile in larga scala.”

“Il Gruppo Uvet è da sempre molto attento ai temi che riguardano la sostenibilità. Il Gruppo infatti da sempre attua sia processi di sensibilizzazione e formazione di dipendenti e collaboratori sulle tematiche ESG sia partnership strategichecome questa appena sottoscritta con Air France-KLM. Un accordo che ha come obiettivo concreto quello di contribuire attivamente ad accelerare l’uso e la produzione di carburante sostenibile per l’aviazione” commenta Luca Patanè, presidente di UVET GBT

Entro il 2030, Air France-KLM vuole ridurre le proprie emissioni di CO2 per passeggero-km del 30%, rispetto ai livelli del 2019. Oltre all’impegno di utilizzare almeno il 10% di SAF entro il 2030, ben al di sopra del 6% obbligatorio sui voli in partenza dall’Europa, il gruppo è attivo su più fronti: come ad esempio con l’accellerazione di un programma per ilrinnovo della flotta (al fine di arrivare entro il 2028 ad avere in servizio il 64% di nuovi aeromobili), una gestione ottimizzata delle fasi di volomigliore smaltimento dei rifiuti prodotti o la facilitazione e lo sviluppo di soluzioni intermodalità.