Le Dolomiti, Sky Alps e Cortina
Una foto di un paesaggio fiabesco innevato, non uno a caso, ma le cime di un patrimonio UNESCO, un patrimonio dell’umanità, ma prima di tutto un tesoro italiano: le Dolomiti, qui nasce Sky Alps.
Mi ha colpito ed ispirato la foto che ho messo in copertina, cime difficili da raggiungere, territori spesso incastonati nelle vallate, di un territorio che tra Veneto e Trentino Alto Adige, racchiude tesori soprattutto naturali, di inestimabile valore, in cui l’aviazione regionale con i turboelica, ricopre e potrebbe ricoprire un ruolo fondamentale per la connettività, ma in Italia manca la cultura del volo e gli ambientalisti…
Gli ambientalisti spinti da un ignoranza assurda ed ingiustificata, su alcuni argomenti, come ad esempio l’aviazione, spinti dalla foga di utilizzare argomenti mediaticamente ad effetto, bloccano qualsiasi sviluppo a favore delle comunità locali, anche quando i progetti potrebbero essere sostenibili.
Per l’aviazione sono pregiudizi, spesso ingiustificati, che nonostante i dati, nonostante le innovazioni del settore aeronautico che riducono il già basso impatto dell’aviazione (meno del 3% delle emissioni totali mondiali) non riescono ad essere superati, l’aviazione per loro è, rimane e rimarrà inquinante.
Eppure è quasi realtà l’ibrido, è realtà il SAF, è realtà il Turboprop, con consumi ed emissioni drasticamente ridotte rispetto ad un jet.
SkyAlps
SkyAlps sta dimostrando che è possibile volare da Bolzano, ovvero è possibile sviluppare un mercato, anche profittevole da un piccolo aeroporto di provincia, con un piccolo terminal ed una pista corta, con il giusto aeromobile e la giusta strategia.
Cortina
Dal Trentino ci spostiamo in Veneto, precisamente in quella che ancora oggi è la perla delle Dolomiti: Cortina D’Ampezzo.
A Cortina esisteva un aeroporto, con una storia abbastanza complicata, attualmente chiuso e che dovrebbe ormai essere realizzato ex-novo, ma il territorio ne avrebbe bisogno per ovviare a problemi viabilistici importanti che lo rendono difficoltoso da raggiungere.
Certo sarebbe un aeroporto per un target elevato, sicuramente con importanti limitazioni per la sua posizione, ma è giusto fare delle valutazioni, in base alle attuali e future tecnologie, per valutare in modo obbiettivo e non propagandistico la fattibilità di un aeroporto a Cortina.
Sarebbe bello che il NO, si trasformasse in un “ascolto” un ascolto che si può trasformare in “obbiettività“, che elimina ogni “pregiudizio“, che riesca a trovare un equilibrio, tra “l’interesse pubblico della collettività” è l’ambiente
Numerosi gli esempi all’estero che confermano che è possibile progettare (architettura ed ingegneria), pianificare (urbanistica) in ambienti difficili e delicati come quello delle Dolomiti, quindi anche a Cortina, quindi è arrivato il momento di mettere da parte la Santanchè, Briatore ed altri che non hanno competenze ed aprire un tavolo tra specialisti, per un piano di fattibilità che possa scientificamente risolvere il quesito, aeroporto si, aeroporto no.
Foto: Sky Alps