KLM, industria e governo olandese, affrontano problema passeggeri indisciplinati
I passeggeri indisciplinati causano problemi alle compagnie aeree. Mostrando un comportamento verbalmente aggressivo o talvolta anche violenza fisica, possono causare rischi per la sicurezza, sia a bordo che in aeroporto.
Comportamenti inaccettabili, che provocano anche disturbo ai passeggeri e disagi, come ad esempio ritardi ed anche il dirottamento del volo in unn aeroporto diverso a quello di destinazione, quando si rende necessario l’immediato interventi delle forze dell’ordine e permane un problema di sicurezza, per cui il volo deve atterrare nel più vicino aeroporto.
L’industria aerea e il governo olandese, stanno già lavorando insieme per affrontare questo problema, ma intendono fare di più. Il 14 dicembre, tutte le parti interessate hanno firmato una lettera d’intenti a tal fine.
Tra le altre cose, esamineranno come rendere i passeggeri più consapevoli delle conseguenze del loro comportamento. Esamineranno inoltre come il personale possa essere meglio formato le situazioni che i passegegri indisciplinati possono provocare.
A maggio è stato introdotto un modulo di segnalazione digitale per consentire al personale di segnalare più facilmente i passeggeri indisciplinati. Chiunque si comporti male su un aereo o a terra deve essere trattato in modo efficace ed è importante che il personale dell’aeromobile e della sala partenze sia consapevole delle opzioni a sua disposizione.
Le compagnie aeree conservano liste di divieto di volo dei passeggeri che si sono comportati male sui loro aerei, all’aeroporto di Schiphol o nelle stazioni all’aperto.
I firmatari esamineranno anche se tali informazioni possano essere condivise tra tutte le compagnie aeree olandesi, fatta salva ovviamente la legislazione applicabile in materia di privacy. All’interno del Gruppo KLM, dal 2022 KLM e Transavia condividono i dati dei passeggeri delle persone inserite nella no-fly list per comportamenti inaccettabili a terra e/o a bordo. Ai passeggeri è vietato volare con entrambe le compagnie aeree per almeno cinque anni se si comportano male su un volo Transavia o KLM.
KLM ha registrato unenorme aumento dei passeggeri indisciplinati, un aumento del 100% rispetto al 2019, nel 2023 in media 30 passegegri al mese sono stati segnalati, rispetto ai 15 del 2019, circa il 60% ha avuto comportamenti indisciplinati a bordo, il restante in aeroporto prima della partenza, in più della metà di questi casi segnalati, i passeggeri erano in stato di ubriachezza.
Mark Harbers, ministro uscente per le Infrastrutture e la Gestione delle Risorse Idriche del governo olandese ha detto: “Volare è una delle forme di trasporto più sicure. E’ inaccettabile che alcune persone si comportino male sugli aeromobili al punto da mettere a repentaglio la sicurezza e l’incolumità dei passeggeri e dell’equipaggio. Sfortunatamente, sta anche diventando più comune. È importante fare uno sforzo concertato con tutte le parti coinvolte per ridurre ulteriormente questo tipo di incidenti.“
Leen van Duijn, VP KLM Security Services, ha aggiunto: “Come compagnia aerea, la sicurezza e l’incolumità dei nostri passeggeri e dell’equipaggio è una priorità assoluta. Per questo motivo, non tolleriamo alcuna forma di aggressione a bordo o a terra. Le conseguenze di un comportamento scorretto dei passeggeri sono gravi; Ha un forte impatto sui nostri passeggeri e sui nostri colleghi. Non è tollerata alcuna forma di aggressione fisica nei confronti del nostro equipaggio o degli altri passeggeri. Purtroppo, dobbiamo constatare che il numero di passeggeri indisciplinati è aumentato notevolmente. Ciò che sperimentiamo nell’aria è un riflesso della società più ampia. È quindi incoraggiante che questo problema venga affrontato congiuntamente dall’industria aerea e dal governo.“
La lettera d’intenti è stata firmata da Royal Schiphol Group NV, Transavia, KLM, TUI, Corendon Dutch Airlines, Royal Marechaussee e dall’ufficio del pubblico ministero. I Paesi Bassi sono il terzo paese in Europa a firmare una dichiarazione di questo tipo, seguendo l’esempio della Norvegia e dell’Irlanda. La questione è sempre più presente nell’agenda internazionale, anche presso le organizzazioni europee e internazionali delle compagnie aeree, tra cui l’EASA e la IATA.