AGCM chiude l’indagine Caro Voli: nessuna prova
Lo aveva anticipato il segretario generale dell’Authority per la concorrenza (AGCM), Guido Stazi, in audizione alla Camera il 7 dicembre: “Le evidenze raccolte non hanno fornito elementi sufficienti a corroborare l’istruttoria”.
“Non vi sono elementi a concludere che le dinamiche dei prezzi sono state determinate da concertazione illecita tra gli operatori” aveva detto Scalzi e lo avevamo detto anche noi di WEtravel a novembre, chiusa quindi ufficialmente l’istruttoria, ma era chiaro fin dall’inizio che la denuncia del Codacons non avrebbe portato a nessun provvedimento in grado di porre un tetto ad un prezzo dei voli.
Non è possibile intervenire sulle tariffe secondo Scalzi, è “possibile imporre solo misure comportamentali e per questo le misure cautelari devono essere esercitate con grandissima attenzione.”
L’istruttoria era stata aperta nei confronti di easyJet, Ita Airways, Ryanair e Wizz Air.
Non serviva un genio per capire che non esiste nessun cartello per i voli durante le festività verso la Sicilia, un procedimento la cui apertura era però obbligata, vista la gravità dei sospetti del Codacons che aveva denunciato “presunte distorsioni della concorrenza […] in corrispondenza delle festività natalizie”, ovvero un aumento dei prezzi “spropositato” che si allineava tra i diversi vettori.