Il DHC-8 della Guardia Costiera giapponese non doveva…
Dalle trascrizioni delle conversazioni tra la torre ed il volo JL516 della Japan Airlines, sembrano confermare quanto comunicato da JAL nel comunicato ufficiale diffuso ieri, il DHC-8-315Q MPA della Guardia Costiera giapponese (JA722A) doveva fermarsi in un raccordo e non entrare nella pista 34R.
Le indagini sono in corso, ma le conversazioni diffuse dal Ministero del Territorio, delle Infrastrutture, dei Trasporti e del Turismo giapponese, sembrano non lasciare spazio all'”interpretazione“, A JA722A era stato ordinato di mantenersi corto sulla taxiway C5, ovvero Hold short, il capitano dell’aereo della guardia costiera, l’unico dei sei membri dell’equipaggio sopravvissuto, ha detto agli investigatori che gli era stato dato il permesso di entrare nella pista.
Mantenersi corto, ovvero Hold short, significa non superare la doppia linea gialla ben visibile come segnaletica dipinta sulla taxiway.
Il DHC-8 aveva rullato sulla pista 34R tramite la taxiway C5, sembra che abbia quindi invaso la pista superando la Hold short line senza l’ok della torre, il JL516 appena ha toccato terra ha urtato con il muso il DHC-8 continuando sulla pista, mentre iniziava a prendere fuoco, fino a fermarsi 1700 metri dopo al lato della pista.
Foto copertina: Wikipedia aeroprints.com