L’UE sta”facendo il possibile” per “scoraggiare” Lufthansa ad acquistare…
La situazione sta davvero raggiungendo il limite del “ridicolo“, penso non ci sia termine più adatto per descrivere quanto la UE stia facendo per “scoraggiare” Lufthansa ad abbandonare il dossier ITA Airways, se quanto appreso dal Corriere della Sera fosse vero, vista la fonte attendibile, è molto probabile che lo sia.
La Commissaria Vestager e la sua commissione, da quanto si apprende, avrebbe richiesto ad ITA Airways e Lufthansa, non solo la cessione di una quota di slot a Milano, Linate, ma vorrebbe anche che il Gruppo Lufthansa e ITA Airways riducano la loro presenza in alcune tratte a lungo raggio, lasciando spazio ai vettori concorrenti, ma non è finita qui…
Le voci che la Commissione Europea, influenzata dalla Francia, voglia giocare tutte le sue carte per scoraggiare le nozze tra Lufthansa ed ITA Airways, sembrano sempre più confermate, non solo i continui riinvii, non solo nuove richieste, ma alcune di quelle che Leonard Berberi sul Corriere avrebbe anticipato, hanno davvero superato ogni limite all’immaginazione.
Perchè non solo l’UE com’è giusto che sia, ha chiesto a Lufthansa e ITA Airways di cedere una parte degli slot a Milano Linate, dove attualmente hanno oltre il 60% delle fascie orarie, ma “giustificandosi” con il “caso degli slot easyJet a Linate”, secondo la commissione questi non sono sufficienti per garantire la concorrenza ed impedire una posizione dominante.
Vi spiego cos’è successo nel 2012, in quell’anno si voleva stoppare il monopolio di Alitalia sulla rotta Milano Linate – Roma Fiumicino, si decise quindi di assegnare sette coppie di slot a easyJet, che operò la rotta per tre anni, con l’Alta velocità che già erodeva il mercato di questa rotta, che Alitalia continuò a operare, mentre easyJet dopo tre anni decise che era più conveniente utilizzare gli slot per altri voli.
easyJet era vincolata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana per soli tre anni, ad utilizzare gli slot assegnati per i voli Roma-Milano, la Commissione sembra stupirsi che la compagnia poi, non avendo più vincoli li abbia utilizzati per altri, come spesso dico, non ci voleva un genio per sapere che sarebbe andata a finire in questo modo, la Commissione e la nostra Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato dovevano, ma già dall’inizio questa operazione non aveva alcun senso, vincolare il vettore che aveva ottenuto gli slot all’uso esclusivo per quella rotta, pena la perdita, ma non è stato fatto.
Ora utilizzano quel caso, per giustificare ulteriori richieste, vi invito a leggere l’articolo di Leonard sul sito del Corriere della Sera, vi anticipo solo che tra queste ci sarebbe anche “l’obbligo di fornire (a spese proprie) — sempre a chi subentra — i servizi di handling (20-25 euro per cliente imbarcato).”