Campagna easyJet “È il vostro capitano che vi parla!”
easyJet sfida gli stereotipi di genere con la nuova campagna “È il vostro capitano che vi parla!”, dimostrando come ancora oggi la presenza di stereotipi di genere nel settore del trasporto aereo sia reale, anche se in easyJet, sono oltre 300 le donne pilota, di queste circa 100 sono comandanti.
L’esperimento condotto da easyJet mira ad abbattere gli stereotipi obsoleti che colpiscono i lavori nel settore del trasporto aereo, secondo una ricerca, il 62% degli italiani ritiene che il pregiudizio sulla carriera di pilota riservata esclusivamente agli uomini sia ancora presente.
In un video realizzato da easyJet è stato chiesto a un gruppo di bambini delle scuole elementari di fare l’imitazione di varie professioni. Sia le bambine che i bambini hanno adottato stereotipi di genere, indossando baffi, scegliendo nomi maschili e utilizzando voci profonde quando si trattava di interpretare ruoli tipicamente associati a uomini, come meccanici, muratori e piloti di linea. Allo stesso modo, i giovani imitatori si sono procurati lunghe parrucche per impersonare infermiere, affermando che queste ultime tendono spesso ad avere voci acute.
È il vostro capitano che vi parla
Ma è stato l’annuncio “È il vostro capitano che vi parla” a svelare uno dei risultati più significativi: sia le bambine che i bambini hanno infatti assunto una voce maschile quando si è trattato di impersonare un pilota, sottolineando così l’ancora diffuso pregiudizio che la carriera di pilota sia riservata esclusivamente agli uomini.
Il video si conclude con la visita a sorpresa della pilota di easyJet Rebecca Epton alle classi delle scuole primarie di St. Albans e St. Stephen, suscitando l’entusiasmo generale dei bambini.
L’esperimento è stato commissionato da easyJet in vista del lancio del suo Programma di Formazione per Piloti 2024, con l’obiettivo di abbattere gli stereotipi di genere e ispirare un maggior numero di donne a prendere in considerazione una carriera nel mondo dell’aviazione.
La campagna è stata lanciata dopo che una nuova ricerca condotta dalla compagnia aerea su 1.000 bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni e sui loro genitori ha rivelato che per il 59% degli intervistati quello del pilota è un lavoro da uomini. In effetti, i dati dimostrano che la possibilità per i viaggiatori di sentire la frase “E’ il vostro capitano che vi parla” pronunciata da una voce femminile sia di un solo volo su 17 ogni anno.
La ricerca ha poi rivelato che il 62% degli italiani intervistati crede che tale pregiudizio persista ancora oggi. Inoltre, il 60% degli Italiani intervistati crede che i bambini siano influenzati dagli stereotipi di genere già dalle scuole elementari. Di questi, il 60% rileva le prime manifestazioni a partire dalla scuola dell’Infanzia.
Inoltre, la ricerca mostra come i bambini pensino ancora oggi che gli uomini siano più propensi a fare i muratori, i pompieri e gli idraulici, mentre le donne lavorino principalmente come infermiere, parrucchiere ed estetiste.
Per sfidare questi stereotipi obsoleti, i piloti easyJet stanno visitando le scuole di diversi Paesi per fornire modelli visibili e incoraggiare più bambini a volare oltre le nuvole.
Negli ultimi anni, ad esempio, in Italia ha preso il via l’iniziativa “Piloti a Scuola” di easyJet con la scuola primaria di Scuola Europa di Milano. Un progetto che ha visto i piloti della compagnia low-cost leader in Europa coinvolti in sessioni sul mondo dell’aviazione e su uno dei mestieri che da sempre solleticano la curiosità dei bambini. Impegno che, successivamente, si è sviluppato anche in altre scuole d’Italia, tra cui quelle della città di Treviso.
Il capitano Rebecca Epton, pilota di easyJet, ha dichiarato: “Questa ricerca mostra chiaramente che i bambini si fanno un’opinione sulle professioni a loro disposizione già in tenera età, con opinioni che riflettono ancora in maniera molto forte stereotipi di genere obsoleti. Con circa due quinti dei bambini che sostengono di non aver mai visto un pilota donna, quella dell’incontro con i bambini delle scuole elementari di St Albans e St Stephen è stata un’occasione meravigliosa per me di poterli conoscere e dare prova che stiamo facendo il possibile per ispirarli a raggiungere il loro pieno potenziale. Questo è un aspetto su cui easyJet si concentra da diversi anni: i nostri piloti hanno visitato centinaia di scuole in diversi Paesi per sfidare questi stereotipi in età scolare, ed è qualcosa che continueremo a fare insieme ad altre azioni, per dimostrare che stiamo lavorando per garantire, nel lungo termine, una maggiore diversità all’interno della professione “.