Venezia

Venice Ticket: un successo a metà

Nella giornata del 25 aprile, per la prima volta, è stata necessario per accedere a Venezia, prenotarsi e se non esente, pagare un ticket di 5 euro, 113mila gli arrivi calcolati in giornata ma solo 15.700 i turisti che hanno dovuto pagare i 5 euro, calli e campielli molto affollati, la città messa ancora una volta a dura prova.

Il sindaco Brugnaro è però soddisfatto, nonostante non ci sia un numero chiuso, necessario per impedire che Venezia venga “assaltatadal turismo mordi e fuggi, il problema di questa “città museo” è la sua estrema fragilità, che non si risolve con i 78 mila euro raccolta nella giornata di ieri.

Penso sarà necessario un ulteriore tassello alla regolamentazione dei flussi nel centro storico della città, che come ogni luogo fisico, è in grado di sostenere un certo numero di persone, ha una capienza, per questo motivo il numero chiuso è necessario per un controllo dei flussi e una tutela della città efficace.

Non si è mai fatto nulla per regolare il turismo, la politica non lo fa perché non ha interesse a farlo. Io l’ho fatto” ha ragione il sindaco a dirlo, le opposizioni ed il popolo del NO che danneggia la città e non la protegge. Non si protegge una città paralizzandola, la si protegge con una gestione ed una crescita sostenibile, una città è come un organismo vivente, deve vivere non vegetare e piangere se stessa.

Chiedo scusa per il disagio ma dobbiamo fare qualche cosa, non si può solo parlare, bisogna provare a fare qualche cosa e ora lo stiamo facendo perché abbiamo il dovere e il compito di lasciare e preservare la città per le prossime generazioni. La paura del cambiamento è legittima – ha sottolineato Brugnaro – ma anche questa può servire per migliorare ma se la paura blocca tutto non c’è progresso, non c’è futuro.” ha aggiunto Brugnaro.

La città ha la necessità di opere di manutenzione continue, i ma anche i servizi di cui ogni giorno usufruiscono i turisti hanno un costo, che non può essere solo a carico dei cittadini residenti, attualmente dice il sindaco “non abbiamo più i finanziamenti della Legge speciale per Venezia anche se, se si trovano per il ponte di Messina, potrebbero essere trovati anche per questa città unica”, come dargli torto? Lo stato italiano, l’attuale governo, ha deciso di “buttare dalla finestra” oltre 11 miliardi di euro per un opera non così necessaria, non priorità, con lo solo scopo di fare “propaganda, a farne le spese i nostri tesori, le nostre città, i territori più fragili e la stessa Venezia.

La giornata del 25 aprile è stata la prima di 29 giornate, per cui nel 2024 sarà necessario pagare un ticket giornaliero per accedere alla città e/o prenotarsi.

In questo articolo, tutte le informazioni utili e le esenzioni previste, si ricorda che chi soggiorna in un hotel del Comune di Venezia, quindi anche Mestre, non è tenuto al pagamento del ticket, ma dovrà ugualmente essere in possesso di un QRcode.