La Vestager, ovviamente poco credibile: “non sono filo francese”
Intervistata dal Corriere della Sera, Margrethe Vestager, vicepresidente esecutivo e commissaria europea per la Concorrenza, sua la responsabilità sul dossier ITA Airways – Lufthansa, ha detto di non essere filo francese, ma il suo unico obbiettivo è proteggere il consumatore.
E’ poco credibile questa affermazione, è evidente che azzoppare ITA Airways, non consentendole l’ingresso nella Joint venture transatlantica, andrà a puro vantaggio di Air France-KLM e dei suoi partner, è bene ricordare che sono disponibili già oggi slot in Italia, per permettere ad altri di operare voli a lungo raggio, anche verso il nord America e i vettori americani hanno le capacità di volare su queste rotte con margini positivi, senza sovvenzioni o scontistiche sull’handling a carico di ITA Airways.
La Vestager durante l’intervista ha detto che: “Stiamo ancora discutendo con loro. La mia responsabilità in questo dossier è che il consumatore alla fine abbia ancora la possibilità di scegliere e tariffe accessibili. Quello che abbiamo visto, in alcuni mercati, è che questo potrebbe non avvenire più in conseguenza dell’operazione Ita-Lufthansa. Abbiamo parlato con le compagnie su come risolvere questa cosa, su cosa devono fare. E siamo in quella fase della trattativa, per questo non c’è ancora una conclusione”.
E’ vero che ci potrà essere un problema sui prezzi, in seguito ad un monopolio, ma solo su alcune rotte europee, problema che si risolve, con la cessione di un numero congruo di slot a Linate, problema che non sussiste invece sulle destinazioni intercontinentali, dove già oggi il consumatore può scegliere da diversi voli diretti di più compagnie, non solo da Roma e Milano, e moltissima scelta di voli con scalo, con decine di compagnie, da HUB europei.
Al passeggero che non ha dimestichezza del settore, il messaggio della Vestager potrebbe anche passare come credibile, per chi invece conosce il settore e certe dinamiche, risulta ancora una volta poco credibile.
Leonard ha posto una domanda molto intelligente alla Vestager che fa finta di rimanere sorpresa dalla domanda, ha chiesto se l’Antitrust Ue abbia cambiato approccio per quanto riguarda le fusioni tra le compagnie aeree rispetto al passato, la risposta è stata “Perché dice questo?“.
Io avrei risposto: “Margrethe non siamo stupidi”, vi invito a leggere l’articolo del Corriere della Sera da questo link.