Il mercato cinese del trasporto aereo è in sofferenza
Le principali compagnie aeree cinesi, quasi tutte statali, stanno registrando perdite, anche il mercato cinese è affetto ora da un eccessiva offerta per i voli domestici, nonostante una domanda ancora debole, ancora lenta la ripresa dei voli internazionali.
China Southern Airlines, China Eastern Airlines e Air China , l’ultima volta che hanno registrato utili è stato nel 2019 pre-pandemia Covid-19. Oggi anche gli attriti con gli Stati Uniti, stanno influendo negativamente sul traffico internazionale, con solo il 25% dei voli operati verso gli USA rispetto al 2019.
Air China, ha registrato una perdita netta del primo semestre di 2,78 miliardi di yuan (392 milioni di dollari), anche se inferiore alla perdita di 3,45 miliardi di yuan nello stesso periodo dell’anno scorso; China Southern Airlines 1,23 miliardi di yuan di perdite, nel primo semestre, in calo rispetto ai 2,9 miliardi di yuan del 2023.
Per quanto riguarda il traffico internazionale, secondo quanto riferito da Air China è ancora inferiore di circa il 20% rispetto ai livelli pre-pandemia, nonostante la crescita del traffico nel primo semestre di quest’anno, confermando che il mercato internazionale si sta riprendendo ancora lentamente, comprese le rotte più marginali come ad esempio il nord-america, voli ostacolati anche da questioni politiche ed attriti da Cina e Stati Uniti, anche ma non solo per la questione delicata di Taiwan, pensate che attualmente sono operati solo il 25% dei voli verso gli Stati Uniti rispetto al 2019.
Air China sta utilizzando per le rotte domestiche anche gli aeromobili per il lungo raggio, visto il calo drastico dei voli internazionali, ma forse lo sta facendo con un eccessivo spreco di posti, un eccesso di capacitò, ovvero i voli operati con questi aeromobili se non registrano un riempimento sufficiente per compensare i costi operativi, sono in perdita.
Il caso Cinese conferma che i vettori non sono stati in grado di programmare una capacità tale da mantenere un equilibrio tra domanda e offerta.
Abbiamo assistito a numerose “lamentele” e “critiche” ai costruttori di aeromobili, principalmente Boeing e ai fornitori di motori, che hanno rallentato la consegna dei nuovi velivoli e la riparazione/revisione dei motori attivi, per un problema generalizzato sulla catena dei fornitori, il risultato invece in queto ultimo anno è stato un eccesso di offerta, significa che gli aeromobili, nonostante anche MIchael O’Leary metteva in guardia il mercato su una carenza di capacità per la mancanza di aerei, erano più che sufficienti per rispondere alla domanda. Un allarmismo inutile con il solo scopo di “dire qualcosa“.