SAVE: easyJet “incapace” di intercettare la domanda a Venezia
Dopo l’annuncio della chiusura della base di Venezia da parte di easyJet, il Gruppo SAVE, società di gestione dell’aeroporto Marco Polo di Venezia, risponde alla decisione a suo dire “inaspettata” della compagnia.
Lo fa utilizzando toni, che manifestano chiaramente rapporti tesi, tra il vettore e la società di gestione, che ricorda come easyJet sia stata al Marco Polo questa estate, il vettore, con il numero maggiore di ritardi e cancellazioni.
SAVE non è preoccupata per il taglio di capacità di easyJet che si tradurrà anche in un numero minore di destinazioni, ma easyJet a Venezia era ormai già marginale e non più strategica neanche per l’aeroporto ormai da tempo, con il post covid, easyJet aveva già tagliato oltre 3 milioni di posti.
La nota di SAVE: “Il Gruppo SAVE prende atto della decisione, del tutto inaspettata, di easyJet di chiudere la base al Marco Polo. Una decisione che la compagnia ha già preso in passato in Italia, a Roma Fiumicino, senza generare peraltro impatti rilevanti di lungo periodo. easyJet continuerà a operare le principali destinazioni ma, va sottolineato, che 15 rotte su 20 sono comunque oggi già servite da altre compagnie aeree, con le quali siamo sicuri di poter aumentare le frequenze, minimizzando così l’impatto di questa decisione sul numero di passeggeri movimentati e sull’offerta di voli garantita dal sistema Venezia. Bisogna, però, anche tener conto che per il Gruppo SAVE il traffico generato da easyJet non è da tempo soddisfacente per una incapacità di intercettare la domanda del nostro territorio, cui si aggiunge il fatto che durante il mese di agosto easyJet è stato il vettore che ha generato il maggior numero di ritardi e cancellazioni.“