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CEO easyJet chiede le dimissioni CEO NATS

Che NATS in UK abbia un problema nel gestire l’attuale volume di traffico, per diversi motivi, tra cui anche la mancanza di personale, è ormai noto, anche easyJet ne sta subendo le conseguenze e il CEO della compagnia si unisce al CEO del Gruppo Ryanair, nella richieste di dimissioni dell’amministratore delegato Martin Rolfe.

Johan Lundgren ha accusato Rolfe di minimizzare i problemi dell’azienda, la mancanza di trasparenza e di fornire “informazioni fuorvianti“. “Sono profondamente preoccupato per il continuo fallimento dell’amministratore delegato nel riconoscere la portata del problema e nel comunicarlo onestamente” ha scritto nella lettera.

Il presidente del Nats Warren East, secondo quanto riferito dal Financial Time, ha espresso sostegno a Rolfe e ha detto di aver organizzato un incontro con Lundgren ed ha aggiunto che Nats ha tenuto incontri bisettimanali con l’aeroporto di Gatwick questa estate e ha partecipato a riunioni con easyJet, aggiungendo che: “abbiamo chiaramente comunicato ai clienti e al pubblico in più occasioni che non c’è una soluzione immediata per alcuni problemi, in particolare per quanto riguarda la formazione di nuovi controllori di volo per superare il deficit ereditato a Gatwick“.

easyJet è in particolare colpita a Londra Gatwick, la sua principale base, ritardi e cancellazione a LGW, si ripercuotono a cascata su quasi tutta la rete della compagnia.

Se i ritardi e le cancellazioni dell’estate del 2023, non sono da imputare solo alla mancanze di controllori nella torre di controllo di LGW, gestita da NATS, che effettivamente c’è stata, ma anche da un eccessiva programmazione del vettore a Gatwick, quando erano già ben note le problematiche dell’aeroporto con una sola pista più trafficato al mondo, le cancellazioni causate dal guasto del periodo di ferragosto di del 2023 ovviamente sono da imputare a NATS, come in parte anche quelle del 2024.

Anche se è bene sottolineare che tutto l’ATC europeo è”sotto stress” e come sia urgente una riforma complessiva che coinvolga anche l’UK, in quanto anche se non più membro UE, è parte integrante dello “spazio aereo europeo“, come gli scioperi in Francia causano problemi a cascata sull’intera UE, anche i problemi ATC in UK influenzano il network europeo.

Eurocontrol, ha comunicato che le compagnie aeree hanno registrato un ritardo medio di 5,4 minuti, attribuendo gli “elevati livelli di ritardo” a una serie di fattori, inclusi il numero crescente di voli, le condizioni meteorologiche avverse e la riduzione dello spazio aereo disponibile a seguito del conflitto in Ucraina.

Nel settembre del 2023, Michael O’Leary reagì prontamente quando NATS pubblicò il rapporto sulle cause del guasto. Egli affermò:  Questo rapporto preliminare di NATS è sostanzialmente inesatto. Riduce in modo ridicolo il numero di voli che sono stati cancellati o ritardati a causa del guasto del sistema NATS il lunedì 28 agosto. Per Ryanair, abbiamo avuto oltre 370 cancellazioni di voli (più di 63.000 passeggeri) e più di 1.500 ritardi nei due giorni successivi (lunedì e martedì, con oltre 270.000 passeggeri in ritardo). Questo rapporto di insabbiamento, che minimizza il numero di cancellazioni e ritardi, non spiega perché un singolo piano di volo errato abbia causato il crollo non solo del sistema ATC di NATS, ma anche del suo sistema di backup. NATS dovrebbe chiarire perché il suo sistema di backup è fallito e cosa sta facendo per implementare un sistema di backup funzionante, invece di affidarsi alla soluzione inadeguata attuale. Inoltre, dovrebbero spiegare perché il loro secondo team di ingegneri di linea era a casa (lavorando ‘da remoto per ridurre i tempi di viaggio’) anziché essere sul posto di lavoro. Infine, non accettiamo la dichiarazione di NATS che ‘non rientra nel suo mandato’ fornire rimborsi per i costi sostenuti dai clienti. Ryanair paga a NATS quasi 100 milioni di euro all’anno per un servizio ATC che è frequentemente sotto organico e che il 28 agosto è completamente fallito. Il minimo che NATS potrebbe e dovrebbe fare è rimborsare le compagnie aeree per le decine di milioni di sterline spese per compensare i passeggeri per le spese di hotel, pasti e trasporto, dovute interamente al guasto del sistema NATS e al fallimento del suo sistema di backup quel lunedì 28 agosto. Se NATS non è in grado di rimborsare queste spese ai suoi clienti, allora il Segretario dei Trasporti Mark Harper dovrebbe intervenire (essendo il maggiore azionista di NATS) e ordinare a NATS di rimborsare i clienti delle compagnie aeree.

Anche Lundgren con un articolo da lui scritto sul Mail Online, affermò: “vogliamo una revisione completa della struttura, gestione e regolamentazione di Nats per modernizzare sistemi e processi. È cruciale agire immediatamente per prevenire problemi simili nella prossima estate. Il pubblico britannico, dopo mesi di ritardi e cancellazioni, merita di meglio. La mancanza di controllori di volo a Gatwick ha gravemente colpito l’industria dei viaggi, causando disagi a numerosi passeggeri. Questi problemi persistono nei servizi nazionali del traffico aereo (Nats) da maggio. Non è possibile continuare in questo modo. È necessaria una riforma della regolamentazione di Nats per assicurare che i suoi servizi siano affidabili e resilienti, permettendo ai viaggiatori del Regno Unito di avere la certezza che i loro voli partano. Fondamentalmente, la carenza di controllori del traffico aereo impedisce il normale svolgimento del programma di voli di Gatwick.

Come sempre easyJet non ammette di avere parte della colpa, ripeto è evidente che nel 2023 avesse sovraccaricato eccessivamente Gatwick, pur consapevoli dei problemi dell’ATC, ma a novembre dello stesso anno, da comunicazioni interne ed accessibili dal portale corporate della compagnia, la notizia che avrebbe ritrasferito a BA alcuni slot e mantenuto più buffer nell’estate del 2024, oltre a qualche aereo in meno basato.

Il controllo del traffico aereo in UK, ha una serie di problemi, giustamente il CEO di easyJet dopo un estate sicuramente più leggera in termini di programmazione a LGW, ha fatto benissimo ad alzare la voce, dopo l’ultima ondata din cancellazioni che si è verificato lo scorso weekend, il 7 e 8 settembre, quando la sola EasyJet ha cancellato 78 voli a LGW.

Lundgren ha affermato che Rolfe aveva assicurato che le compagnie aeree “non si sarebbero accorte” della torre durante l’estate. “Si verifica un modello ricorrente in cui l’amministratore delegato non è trasparente riguardo al livello di servizio che Nats può offrire, fornisce informazioni ingannevoli post-evento, non riesce a riconoscere il problema né a elaborare un piano d’azione urgente. Pertanto, mi vedo costretto a concludere che Nats necessiti di un cambio di leadership e che sia compito del consiglio di amministrazione nominare un nuovo CEO“, ha scritto Lundgren.