Boeing

I dipendenti Boeing in sciopero

L’ultimo sciopero dei dipendenti Boeing risale al 2008, durò 52 giorni, quasi due mesi, con la conseguenza che le consegne subiranno un ulteriore ritardo.

Ma non solo, secondo una nota pre-voto di TD Cowen, uno sciopero di 50 giorni potrebbe costare a Boeing un flusso di cassa stimato tra i 3 e i 3,5 miliardi di dollari.

L’ultimo sciopero dei lavoratori di Boeing nel 2008 ha chiuso gli impianti per 52 giorni e ha colpito le entrate di circa 100 milioni di dollari al giorno.

Il 96% dei lavoratori iscritti al sindacato hanno votato per lo sciopero non accettando la proposta di Boeing per un aumento dei salari del 25% e un bonus di 3.000$, le richieste del sindacato International Association of Machinists and Aerospace Workers (IAM) sono:

  • Aumenti salariali: Un incremento del 40% dei salari nell’arco dei prossimi 3-4 anni.
  • Ripristino dei piani pensionistici: Reintroduzione dei piani pensionistici eliminati nel 2014.
  • Riduzione dei costi sanitari: Miglioramenti nei costi delle assicurazioni sanitarie.
  • Miglioramenti della sicurezza: Adozione di misure per migliorare la sicurezza sul lavoro.
  • Riduzione degli straordinari obbligatori: Limitazione degli straordinari obbligatori.
  • Garanzia occupazionale: Assicurazioni sulla stabilità del lavoro.

Gli scioperi negli Stati Uniti

L’ultimo sciopero dei lavoratori di Stellantis negli Stati Uniti è durato circa sei settimane. Questo sciopero faceva parte di una protesta più ampia che ha coinvolto anche Ford e General Motors, con un totale di circa 40.000 lavoratori in sciopero. Le richieste principali includevano aumenti salariali e migliori condizioni di lavoro.

Stellantis, Ford e General Motori non hanno avuto alternative che accettare le condizioni del sindacato per fermare lo sciopero e la riprendere la produzione.

Durante l’ultimo sciopero dei lavoratori del settore automobilistico negli Stati Uniti, i produttori di automobili hanno subito perdite significative. In particolare, si stima che Ford, General Motors e Stellantis abbiano perso complessivamente circa 1,1 miliardi di dollari. Inoltre, i fornitori di automobili hanno registrato perdite di quasi 1,3 miliardi di dollari, mentre i concessionari e i clienti hanno subito perdite di circa 1,2 miliardi di dollari.