Perchè a Salerno non possiamo parlare di record?
Per l’aeroporto di Salerno è ancora presto per parlare di numeri record, in termini di movimenti e passeggeri, impossibile fare un confronto con il passato e con altri piccoli aeroporti, questo è l'”anno ZERO” per QSR.
Dal prossimo anno, dal mese di agosto, il primo di completa operatività per il Costa D’Amalfi nel 2024, potremmo iniziare a parlare di crescita e iniziare a confrontare i dati dell’anno precedente, un discorso simile l’ho fatto con Perugia 2 anni fa, ciò non toglie che Salerno stia performando bene ed è bene sottolinearlo, come previsto.
Non lo dico per sminuire il lavoro di quanti hanno reso possibile che un sogno fino a ieri, si sia trasformato in realtà. i fatti ed i numeri, in poco tempo non hanno più lasciato spazio alle critiche, spesso sterili e per nulla costruttive.
Ma non parlerei di numeri record, piuttosto parlerei di un ottima partenza, per un aeroporto che è completamente differente ad esempio da Perugia, dove si è svolto e si sta avanzando con un lavoro diverso, lo scalo della città umbra ha altre potenzialità e diverse difficoltà (non operative), con un altro bacino di utenza ed un target differente di passeggeri e segmento di mercato.
A Salerno come più volte ho fatto notare si vende come a Napoli, la stessa macro destinazione, ovvero la Regione Campania, la Costiera Amalfitana ed in aggiunta, perchè nelle immediate vicinanze rispetto a Napoli che è più lontano, il Cilento con le sue spiagge, i suoi borghi, le sue montagne e una destinazione famosa in tutto il mondo: Paestum.
Viene da se che Salerno, già oggi, seppure con limiti strutturali per l’aerostazione attuale, ma con una pista già in grado di fare decollare e atterrare, tutti gli aerei utilizzati per il corto e medio raggio, può facilmente attrarre i vettori, che possono in questo modo ampliare la capacità sulla Campania ed attrarre un bacino di utenza ancora più ampio di quello di Napoli, che ricordo essere ormai al limite della capacità.
Per questi motivi quindi non c’è da meravigliarsi se Salerno stia performando bene, ma questo non sarebbe mai avvenuto se non con la gestione unificata di Gesac per Napoli e Salerno ed il lavoro di tutto il team della società di gestione ed una chiara scelta dell’amministrazione regionale.