Un occasione persa per Linate?
Dopo le ultime indiscrezioni che darebbero a easyJet gli slot di Linate, i suoi sostenitori festeggiano, in molti mi hanno chiesto come mai non parlo di quelli di Fiumicino, la risposta è semplice, easyJet per aprire una base a Fiumicino non ha bisogno degli slot di ITA Airways.
E’ bene ricordare che sarà la società di consulenza Oliver Wyman a valutare il piano, incaricata dalla Commissione Europea, è Lufthansa a decidere a chi assegnare gli slot, le condizioni della UE sono chiare e gli altri pareri non sono vincolanti.
Non posso negare, perchè è noto, che sono un sostenitore di Volotea da tempo, non l’ho mai nascosto. E’ anche il caso di ricordare ai “polemici“, che nel caso specifico degli slot di Linate, rimango dell’idea che la soluzione migliore per garantire una maggiore competizione ed una maggiore offerta per i passeggeri lombardi, si dividere gli slot tra easyJet e Volotea, in modo da dare la possibilità ad entrambi i vettori di aprire una base e di operare su Linate in modo redditizio, anche in base al numero di slot che i vettori attualmente hanno già su Linate.
Assegnare tutti gli slot ad un solo vettore, nel caso specifico a easyJet, che già opera su Linate con circa 12 slot giornalieri, significherebbe non sfruttare questa occasione preziosa per aprire Linate ad una maggiore competizione che si traduce in una maggiore offerta di destinazioni e una crescita complessiva dell’offerta di Milano Malpensa e Linate.
Anche perchè Linate non è poi così costoso rispetto a Malpensa e easyJet, qualora otterrà gli slot, e tutto fa pensare che questo avverrà, verosimilmente sposterà capacità da Milano Malpensa a Milano Linate, intercettando in primis i passeggeri che già la sceglievano volando però da Malpensa, con un impoverimento dell’offerta da MXP, è bene dirlo, questa è una probabilità, non una certezza.
easyJet com’è giusto che sia seguirà una logica industriale e di profitto, non di servizio al passeggero lombardo e non avremo nessun strumento normativo per impedirlo, è un libero mercato, solo in questa fase il governo e la Commissione Europea, può fare qualcosa per il futuro di Linate.