ITA Airways potrebbe volare sola? “Sicuramente non con Alitalia”
Il ministro Giorgetti afferma che le trattative con Lufthansa stanno proseguendo, ma ITA Airways potrebbe continuare a volare da sola?
SI potrebbe farlo, ma non con una gestione non “Alitalia mood” e senza interferenze della politica, ma anche NO, senza partnership commerciali con altre compagnie in grado di ampliare il suo mercato e inserirla in un network globale.
Cosa succederà se le trattative con Lufthansa naufragheranno?
Dipende da come la politica, ovvero l’azionista di maggioranza attuale (MEF – Ministero dell’Economia e delle Finanze) deciderà di proseguire con la gestione di ITA Airways.
Una gestione nuovamente all’Alitalia e politica, potrebbe portarla nuovamente al fallimento. Una gestione in un ottica commerciale, di crescita e di profitto, con le opportune partnership commerciali, con un management capace, un taglio netto con il passato, quindi nessuna ispirazione alla vecchia Alitalia, ITA Airways potrebbe avere delle possibilità di rimanere in vita.
Ma si sa che in Italia, il controllo dello stato su una compagnia aerea, ha creato solo danni e miliardi di euro di fondi pubblici sperperati inutilmente per anni, quindi il controllo della compagnia deve essere in mano ad una società privata, ovviamente non scelta a caso, che può garantire una gestione del vettore, che non come in passato, sia finalizzata alla sua crescita, non a “spolparla“.
Una società che ovviamente sia del settore e che quindi può anche trasferire Know how importanti e garantire sinergie capaci di migliorare l’efficienza e la marginalità della compagnia aerea italiana.
Per questo motivo un socio come il Gruppo Lufthansa, può essere, vista anche la storia passata con altre compagnie aeree, ora parte del gruppo, può essere un socio adatto a questo scopo, ma anche il Gruppo MSC potrebbe esserlo, ma è bene ricordare che ITA Airways non può essere svenduta, è un asset italiano, che se ben gestito, può essere una risorsa importante per il paese.
ITA Airways non deve essere svenduta, esattamente come nessuna società di cui lo stato italiano è socio di maggioranza o di minoranza.