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Disaccordi tra KLM ed il governo olandese
Marjan Rintel, CEO di KLM, ha recentemente espresso preoccupazioni significative riguardo ai piani del governo olandese di ridurre il numero di movimenti aerei a Schiphol.
In una dichiarazione nel suo profilo linkedin, Rintel ha sottolineato l’importanza di KLM nel collegare i Paesi Bassi con il resto del mondo, un impegno che l’azienda è orgogliosa di mantenere ogni giorno. Tuttavia, ha avvertito che le nuove restrizioni proposte potrebbero compromettere seriamente questa missione.
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Rintel ha riconosciuto che il ministro ha ragione nel dire che la riduzione dei voli non è un fine a se stesso e ha apprezzato l’invito a investire in tecnologie per voli più puliti, silenziosi ed efficienti. Nonostante gli ingenti investimenti di KLM in nuovi aeromobili per ridurre il rumore, il governo sembra non considerare i benefici di questi sforzi. Questo crea una situazione insostenibile per KLM e Schiphol, rendendo difficile il loro compito di collegare i Paesi Bassi con il mondo.
La CEO ha inoltre evidenziato che il limite di 466.000 movimenti aerei proposto dal ministero è preoccupante e in contrasto con gli accordi internazionali.
Ha avvertito che queste restrizioni potrebbero portare a misure di ritorsione da parte di altri paesi, creando una politica instabile che danneggia l’economia olandese e i milioni di passeggeri che volano con KLM e Transavia ogni anno.
Rintel ha concluso affermando che un Paese prospero come i Paesi Bassi ha bisogno di un’aviazione forte e connessa per sostenere il suo ruolo di hub commerciale internazionale.