ITA airways

un 8% che per ITA Airways non è solo…

Più volte abbiamo sentito il CEO del Gruppo Lufthansa, parlare di “operazione redditizia” anche per l’acquisto di ITA Airways, che nel Gruppo è la seconda compagnia aerea dopo Lufthansa per numero di aeromobili.

Un 8% che per ITA Airways non è un solo un dettaglio, non è un numero o una semplice cifra percentuale, è la redditività che il Gruppo tedesco si aspetta nei prossimi anni da ITA Airways, per raggiungere questo scopo, non solo il network di voli della compagnia dovrà contribuire al margine, non solo tutte le operazioni di ITA dovranno essere efficienti, ma anche la voce del bilancio di qualsiasi azienda, che pesa sui conti dovrà essere tenuta sotto controllo, sto parlando della spesa del personale.

ITA in un prossimo futuro dovrà ingrandirsi, ma solo quando ne avrà le capacità finanziarie.

Carsten Spohr, come riporta il Corriere della Sera, durante un assemblea con il personale della compagnia italiana a Fiumicino, ha detto che ITA è piccola e dovrà ingrandirsi, ITA “è troppo piccola per un Paese come l’Italia, la terza economia più grande d’Europa, la quarta più grande del mondo per traffico aereo, dopo Stati Uniti, Francia e Spagna, non sono esclusi quindi nuovi aeromobili e nuove assunzioni, ma è stato altrettanto chiaro quando ha detto che “deve essere un’operazione redditizia”: “penso che ci sia spazio per la crescita anche degli equipaggi, del management e di altri ruoli, se facciamo le cose nel modo giusto“.

Ciò significa che arriveranno nuovi aeromobili e nuovo personale, quando ITA Airways potrà sostenere i costi aggiuntivi, non prima, questo vale anche per l’aumento delle retribuzioni del personale attualmente impiegato.

Sono principi alla base di ogni regola e best practice di gestione del bilancio aziendale, ma perchè l’ho sottolineato più volte e come nel mio articolo di ieri, ho accennato di quanto sarà importante il ruolo del sindacato, di un “nuovo sindacato” per ITA e per il futuro della compagnia?

Perchè non vorrei più sentirmi dire “ora con Lufthansa ci aumenteranno gli stipendi”, chi lo afferma non ha capito nulla ed illude i colleghi, oltre a non conoscere le basi della contabilità aziendale e la struttura del Gruppo Lufthansa.

Sphor è disponibile al dialogo, ma chiede lealtà e onesta.

Spohr non è un caso che durante lo stesso incontro, come riporta sempre lo stesso articolo del Corriere della Sera (Leonard Berberi), abbia chiesto al personale di ITA, lealtà e onesta, dimostrandosi pronto al dialogo, ad accettare anche critiche costruttive e con umiltà ha riconosciuto come non sia da escludere che le novità e le linee che arriveranno a Roma da Francoforte, potrebbero non essere adatte ad ITA: “cerchiamo di essere onesti tra di noi. Se ci sono cose che arrivano da Francoforte e che ritenete non vadano bene per ITA, parliamone. Deve esserci un approccio alla pari, in modo che possiamo fidarci di trovare la soluzione migliore“.