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Nuovi treni regionali in Veneto: “la flotta più giovane…
Il Veneto è da sempre una regione che ha investito sul trasporto ferroviario locale, non solo con nuovi convogli, che rendono la flotta di treni circolante in Regione Veneto, la più “giovane d’Italia”, ma anche con un contratto di servizio con Trenitalia, che garantisce un alto livello di servizio e penali in caso di non raggiungimento dei livelli previsti.
Il Veneto continua a potenziare il suo trasporto ferroviario con l’arrivo di 6 nuovi treni “Rock” e “Pop”, due dei quali ibridi, con la nuova livrea Regionali di Trenitalia ed il leona di San Marco, destinati a servire le linee Adria-Mestre, Chioggia-Rovigo e Rovigo-Verona.
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75 i nuovi treni che circoleranno lungo i binari del Veneto sugli 86 previsti dal contratto di servizio.
Se a questi aggiungiamo i 7 treni (Rock) che entreranno in funzione nel 2026, saranno 93 i nuovi convogli che viaggeranno sulle linee regionali per un investimento complessivo di 844 milioni di euro in un territorio, con un’età media dei treni inferiore ai cinque anni.
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Un’operazione fortemente voluta dalla Regione, con risorse nella propria disponibilità, in sinergia con Trenitalia e Infrastrutture Venete per garantire collegamenti sempre più capillari, frequenti, puntuali oltre che integrati con il trasporto su gomma e migliorare l’esperienza di viaggio sia di coloro che vivono e lavorano in Veneto, sia di quanti vengono a scoprire le bellezze del nostro territorio a bordo di mezzi sempre più sicuri, rispettosi dell’ambiente e affidabili.
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“Per quanto riguarda, in particolare, la linea Adria Mestre, ammontano a 74,3 milioni di euro gli investimenti a cura di Infrastrutture Venete – ha aggiunto il Presidente Zaia –. Si tratta soprattutto di lavori di manutenzione e ammodernamento con la chiusura di passaggi a livello e la riqualificazione di stazioni ferroviarie, di sistemi di sicurezza e ponti. A giugno 2026 è prevista, inoltre, l’attivazione dell’elettrificazione della linea. Sulla Rovigo-Chioggia, invece, Infrastrutture Venete sta eseguendo i lavori sul ponte ferroviario di Rosolina mentre Rfi la realizzazione dell’ERTMS (European Rail Traffic Management System), un sistema europeo di gestione e controllo del traffico ferroviario progettato per migliorare la sicurezza, l’efficienza e l’integrazione delle reti ferroviarie a livello internazionale. La riapertura della tratta è prevista a luglio 2025, con l’avvio del Treno del Mare che collegherà Verona e Rovigo alle spiagge di Rosolina e Chioggia. Entro qualche anno anche i pendolari tra il Polesine e il Delta del Po usufruiranno di un servizio ferroviario moderno, efficiente e di qualità”.
Il Veneto saluta la storica “littorina“
La littorina, un’automotrice leggera introdotta negli anni ’30, con le sue versioni, ha avuto un ruolo importante nel trasporto ferroviario locale in Veneto, collegando centri minori e offrendo un’alternativa più agile e veloce ai treni a vapore.
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In Veneto, la littorina ha permesso di raggiungere località non servite dalle linee principali, favorendo lo sviluppo economico e sociale. Tra le li lee servite e non elettrificate, alcune oggi lo sono, altre sono in fase di completa elettroficazione: Mestre-Adria, conosciuta anche come “Vaca mora”; Chioggia-Rovigo, la tratta Trento – Primolano – Bassano – Venezia.
La Littorina, nel 2025, va definitivamente in pensione, ma rimarrà un simbolo del trasporto ferroviario locale e un pezzo di storia del Veneto.
Alcune littorine storiche sono state restaurate e utilizzate per scopi turistici, offrendo ai visitatori un’esperienza di viaggio nel tempo. Esistono associazioni e iniziative per preservare la memoria della littorina in Veneo.