
La Triennale di Milano entra a Linate
L’aeroporto di Milano Linate si trasforma in uno spazio dedicato al design e alla creatività grazie a un’esposizione speciale che permette a tutti i passeggeri in partenza di ammirare tre oggetti iconici della storia del design italiano.
L’iniziativa, realizzata in partnership con Triennale Milano, incontrerà i numerosi visitatori attesi per la Milano Design Week e continuerà anche oltre l’evento, offrendo un’opportunità unica per conoscere e approfondire il design italiano.
Gli oggetti esposti nell’area di attesa agli imbarchi

Casablanca, 1981 di Ettore Sottsass – Memphis (Courtesy Memphis)
L’opera “• Casablanca, 1981” di Ettore Sottsass per Memphis è un’iconica libreria postmoderna.
Più scultura che mobile tradizionale, presenta forme geometriche asimmetriche in laminato plastico dai colori vivaci e pattern audaci. Simbolo del Memphis Group, rompe con il funzionalismo, abbracciando un’estetica kitsch e giocosa. Nonostante la sua funzionalità come contenitore, la sua forza risiede nell’espressione artistica, nell’ironia e nella sfida alle convenzioni del design degli anni ’80. “Casablanca” è un manifesto di libertà creativa e un pezzo chiave del design postmoderno.
UP5_6, 1969 (riedizione 2000) di Gaetano Pesce – B&B Italia (Courtesy B&B Italia).
UP5_6 di Gaetano Pesce per B&B Italia è una poltrona scultorea (UP5) che ricorda un corpo femminile, accompagnata da un pouf sferico (UP6) legato ad essa.
Realizzata in poliuretano espanso, l’opera è più di una seduta: è un simbolo che, creata nel 1969, riflette sulla condizione femminile e sulle sue costrizioni, rappresentate dal pouf come una “palla al piede”. La riedizione del 2000 mantiene intatto il suo potente messaggio, rendendola un’icona del design radicale italiano che stimola la riflessione sociale.


Pratone, 1971 di Giorgio Ceretti, Pietro Derossi, Riccardo Rosso – Gufram (Courtesy Gufram)
Pratone, 1971 di Ceretti, Derossi e Rosso per Gufram è una seduta radicale che imita un prato con 42 steli di poliuretano verde.
Sovverte l’idea tradizionale di divano, offrendo uno spazio informale e ludico. Con la sua estetica surreale e pop, è un manifesto dell’anti-design italiano degli anni ’70, che gioca con il rapporto natura-artificio e invita a un’interazione più libera con lo spazio domestico.
Questa esposizione conferma la collaborazione con Triennale Milano, offrendo oggi l’inedita occasione di camminare tra tre opere iconiche del design italiano nello spazio insolito e dinamico del city airport della capitale del Design. Ma la collaborazione continua e in futuro ci saranno altre opere da ammirare.